Opera Omnia Luigi Einaudi

Quanti sono in Italia i proprietari di terre?

Tipologia: Paragrafo/Articolo – Data pubblicazione: 25/04/1948

Quanti sono in Italia i proprietari di terre?

«Risorgimento liberale», 25 aprile 1948

 

 

 

Caro Zincone,

 

 

Lei scrive stamane su questo giornale: «L’Italia ha già tre milioni di proprietari di case e altrettanti di proprietari di terre». Io non so quanti siano i proprietari di case, ché il catasto edilizio non è compiuto e quando lo sarà, occorreranno alcuni anni di lavoro per elaborare i dati. Ma il catasto rustico esiste ed i suoi dati furono elaborati per deliberazione, se non erro, del ministro delle finanze onorevole Scoccimarro ed a cura dei valorosi studiosi dell’amministrazione del catasto e dell’Istituto nazionale di economia agraria e basti citare i nomi dei professori Boaga, Rossi-Doria e Medici. Costoro ed i loro collaboratori hanno lavorato per un paio d’anni e seguiteranno a lavorare ancora un bel po’; hanno pubblicato sulle singole regioni agrarie italiane otto volumi che neppure i pubblicisti emunctae naris come lei leggono e, finite le illustrazioni regionali, pubblicheranno qualche volume di conclusioni generali, che sarebbe necessario leggessero tutti coloro che discorrono e discorreranno di “riforma agraria”. Per la prima volta nella storia d’Italia conosceremo i dati elementari di quel problema agrario che è tanta parte del problema sociale italiano.

 

 

Vogliamo anticipare uno di quei dati? Il numero dei proprietari di terre, esclusi i proprietari di case che nessuno sa quanti siano ma sono probabilmente più dei tre milioni da lei supposti, non è di tre milioni. Le cifre sono assai più vistose. Le “ditte” iscritte in catasto come proprietarie di terreni, supponendo che una ditta proprietaria in due o più comuni conti come “uno” sono 9 milioni 988.123. Ma poiché in ogni ditta vi può essere più di un titolare: marito e moglie, padre e figli, zii e nipoti, se noi calcoliamo quante sono le “persone” le quali, facendo parte di una ditta, partecipano alla proprietà della terra, otteniamo la cifra stupefacente di 22.930.909 proprietari di terreni viventi nell’Italia d’oggi. Quando ho letto la cifra, non volevo credere ai miei occhi: 22 milioni 930 mila 909 proprietari di terreno, uno su ogni due persone che si incontrano camminando per le strade. Si potrà discutere a perdifiato intorno alla cifra; chiedere se codesti proprietari posseggono campi o fazzoletti di terra; (ed io nego che in Italia esista, salvo eccezioni non rilevanti, sebbene sempre degne di attenzione, un problema dei fazzoletti di terra o della cosiddetta polverizzazione della proprietà agricola); esaminare quanti siano e qual peso abbiano oggi ed in qual maniera possano essere fatti rapidamente diminuire i latifundia che perdidere Italiam. Frattanto, prendiamo atto di una realtà felicissima, che mette il nostro all’avanguardia dei paesi dove l’ideale sociale terriero è attuato in terra: uno su due italiani che passano per la strada è proprietario di terreni!

 

Luigi Einaudi

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